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Il vigorimetro di Martin rappresenta il metodo più affidabile e pratico rispetto dinamometro di Jamar nella valutazione della forza di presa della mano di pazienti geriatrici

W.M. Sipers, L.B. Verdijk, S.J. Sipers, et al.

J Am Med Dir Assoc. 2016;17(5):466

In questo articolo viene comparata l’applicabilità e l’affidabilità test-retest delle misurazioni di forza di presa della mano in pazienti anziani ospedalizzati utilizzando il dinamometro di Jamar ed il vigorimetro di Martin.

Il vigorimetro di Martin rappresenta lo strumento più pratico ed affidabile rispetto al dinamometro di Jamar per la misurazione della forza di presa della mano nei pazienti geriatrici ammessi nel reparto di geriatria per acuti.

 

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Nelle donne le misure di massa muscolare scheletrica e la miusura di potenza si associano positivamente allo schema alimentare di tipo Mediterraneo

E. Kelaiditi, A. Jennings, C.J. Steves, et al.

Osteoporos Int. 2016;27(11):3251-3260

La perdita di massa muscolare scheletrica, di forza e di funzione, che accompagnano l’invecchiamento sono fattori di rischio che contribuiscono all’insorgenza della sarcopenia, della fragilità, dell’osteoporosi, delle fratture e  della mortalità. Per la prima volta in una popolazione nord Europea, si è osservata una associazione significativamente positiva tra il punteggio della dieta Mediterranea e la FFM%  (massa magra / peso × 100) ed il potere esplosivo della gamba (LEP, watts/kg) in donne sane, indipendentemente dai fattori che influenzano gli esiti muscolari.

Questi risultati enfatizzano il ruolo potenziale della qualità della dieta, ed in questo caso della dieta Mediterranea, nella prevenzione degli esiti relativi alla muscolatura scheletrica associati all’invecchiamento.

 

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L’uso dell’indice di fragilità nella valutazione della prognosi negli anziani di Pechino: Uno studio di coorte con un follow-up di 8 anni

L. Ma, L. Zhang, Z. Tang, et al.

Arch Gerontol Geriatr. 2016 ;64:172-7

Il presente studio è volto a valutare la prevalenza della fragilità e a determinare se l’indice di fragilità, la valutazione geriatrica multidimensionale si associano alla prognosi nella popolazione anziana cinese. 

I risultati ottenuti suggeriscono che l’indice di fragilità aumenta con l’età  e che potrebbe essere uno strumento utile per la valutazione della prognosi degli anziani in Cina.

 

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Negli anziani la sarcopenia è associata ad una minore capillarizzazione della muscolatura scheletrica e a minore capacità di esercizio

S.J. Prior, A.S. Ryan, J.B. Blumenthal, et al.

J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2016;71(8):1096-101

In questo studio è stata testata l’ipotesi secondo la quale negli anziani sarcopenici la capillarizzazione muscolare e la capacità dell’esercizio (VO2max) sono inferiori rispetto agli anziani non-sarcopenici, e che il grado di sarcopenia dipende dalla ridotta capillarizzazione muscolare.

I risultati ottenuti suggeriscono che la ridotta capillarizzazione muscolare è uno dei fattori che possono contribuire alla sarcopenia, e che essa riduce la capacità d’esercizio negli anziani, limitando la diffusione di substrati, di ossigeno, degli ormoni e dei nutrienti.

 

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La tomografia computerizzata abbrevia la valutazione della sarcopenia a seguito di traumi: La misurazione CAAST predice la mortalità a 6 mesi negli anziani con traumi

C.M. Leeper, E. Lin , M. Hoffman, et al.

J Trauma Acute Care Surg. 2016;80(5):805-11

I pazienti anziani con traumi hanno un rischio aumentato di esiti negativi, sia nell’immediato che dopo la dimissione dall’ospedale. E’ difficile identificare precocemente, durante la degenza, chi è a rischio di decesso una volta dimesso. I risultati suggeriscono che la sarcopenia, negli anziani, è un forte predittore di decesso a 6 mesi post dimissione.

La misurazione CAAST è un metodo efficiente ed economico che permette ai medici di identificare gli anziani con traumi a rischio di esiti negativi per interventi precoci e/o servizi di cure palliative.

 

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La polifarmacoterapia è un fattore di rischio clinicamente rilevante per lo sviluppo della sarcopenia: risultati dal Berlin Aging Study II

M. König, D. Spira, I. Demuth, et al.

J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2017;73(1):117-122

Questo studio ha mostrato la presenza di un’associazione indipendente e clinicamente rilevante tra la polifarmacoterapia e la sarcopenia, sulla base dei cut-off ALM/BMI dello studio FNIH.

 

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Depressione e fragilità nei più anziani: una revisione sistematica

L. Vaughan, A.L. Corbin, J.S. Goveas

Clin Interv Aging. 2015;10:1947-58

Nei più anziani, la fragilità e la depressione, rappresentano dei problemi importanti. In questi pazienti, la sindrome depressiva viene difficilmente distinta clinicamente dalla fragilità. Questa revisione esamina la letteratura pubblicata sulle associazioni longitudinali e trasversali tra la fragilità e la sintomatologia depressiva.

La relazione prospettica tra la sintomatologia depressiva e l'aumento del rischio di fragilità incidente era robusta, mentre la relazione opposta era meno concreta. La presenza di comorbidità che interagiscono con la sintomatologia depressiva aumentava il rischio di fragilità. 

 

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Stato nutrizionale, composizione corporea e qualità di vita negli anziani residenti in comunità con sarcopenia e senza sarcopenia: Uno studio caso-controllo

S. Verlaan, T.J. Aspray, J.M. Bauer, et al.

Clin Nutr. 2017;36(1):267-274

L’obiettivo di questo studio è quello di comparare lo stato funzionale e nutritivo, la composizione corporea e la qualità di vita negli anziani in relazione all’età, al genere, in soggetti sarcopenici e non.

Negli anziani non malnutriti sarcopenici e non, si è osservato che la sarcopenia influenza la qualità di vita auto-riferita e il livello di attività fisica. Sono state riscontrate differenze nelle concentrazioni dei nutrienti e negli apporti, questo potrebbe essere correlato alle differenze nei 2 gruppi in termini di massa muscolare, forza e funzione. 

 

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La proteina C-reattiva, la fragilità e l’ospedalizzazione notturna negli anziani: Uno studio di popolazione

Y. Zhu, Z. Liu, Y. Wang, et al.

Arch Gerontol Geriatr. 2016;64:1-5

La proteina C-reattiva (PCR) è un importante biomarcatore d’infiammazione che si associa a numerose malattie (ad esempio a quelle cardiovascolari). In questo articolo si studia l’associazione tra la PCR ad alta sensibilità con la fragilità e l’ospedalizzazione notturna nella popolazione anziana cinese.

Gli autori concludono che, negli anziani di Rugao, elevati livelli di PCR ad alta sensibilità si associavano all’aumento del rischio di fragilità e dell’ospedalizzazione notturna.

 

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Il livello sierico del frammento C-terminale dell’agrina (CAF) si associa alla sarcopenia negli anziani residenti in comunità che presentano comorbidità: Risultati dallo studio ilSIRENTE

F. Landi , R. Calvani, M. Lorenzi, et al.

Exp Gerontol. 2016;79:31-36

Il frammento C-terminale dell’agrina (CAF)  è un sottoprodotto circolante del disassemblamento della giunzione neuromuscolare. Il presente studio si pone l’obiettivo di verificare se i livelli di CAF si associano alla sarcopenia in una popolazione di anziani e di grandi anziani residenti in comunità.

I risultati ottenuti suggeriscono che elevati livelli di CAF si associano alla sarcopenia, indipendentemente dall’età, dal genere e dalle variabili cliniche, funzionali, antropometriche e biochimiche.

 

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