Una dieta sana può proteggere gli anziani dalla fragilità

Una dieta ricca in olio d’oliva, verdura, patate, legumi, pesce azzurro, pasta e carne, sembra essere utile nel contrastare l’insorgenza della fragilità negli anziani

Uno studio condotto su 1872 anziani viventi a domicilio ha studiato la correlazione tra le abitudini alimentari e l’insorgenza di fragilità.

Dall’analisi delle abitudini alimentari dei soggetti partecipanti allo studio si sono individuati 2 principali schemi alimentari: il primo definito “prudente”  caratterizzato da un elevato apporto di olio di oliva, verdure, patate, legumi, pesce azzurro, pasta e carne; mentre il secondo chiamato “occidentalizzato” caratterizzato da un elevato apporto di pane raffinato, prodotti caseari interi, carni rosse e lavorate, ed una bassa assunzione di cereali integrali, frutta, latticini a basso contenuto di grassi e verdura. Negli anziani lo schema alimentare “occidentalizzato” si è dimostrato in relazione diretta con alcuni componenti legati alla fragilità, mentre lo schema alimentare definito “prudente” sembra avere un ruolo protettivo verso l’insorgenza della fragilità.

Lo schema alimentare definito “prudente” si è dimostrato più efficace nella prevenzione e nel ritardo dell’ insorgenza della fragilità rispetto al modello “occidentalizzato”. Invece il modello “occidentalizzato” si è mostrato associato a due componenti chiave della fragilità, ovvero ad un elevato rischio di perdita non intenzionale di peso e alla riduzione della velocità del cammino.

In studi precedenti, modelli alimentari coerenti con lo schema alimentare “prudente”, hanno evidenziato una riduzione del rischio di diversi componenti associati alla fragilità, malattia coronarica, diabete, deterioramento cognitivo e depressione.

E’ bene sottolineare che il modello “prudente” è differente dalla dieta Mediterranea. Lo schema alimentare definito “prudente” infatti non prevede il consumo moderato di alcol. Sebbene diversi studi riportino i benefici derivanti dal consumo moderato di alcol, bisogna considerare che gli anziani frequentemente assumono più farmaci che pertanto potrebbero interagire negativamente con l’alcol.

La carne rappresenta un’importante fonte di proteine. Lo schema alimentare “prudente” prevede l’assunzione di qualsiasi tipo di carne (rossa, bianca e processata) coerentemente con le evidenze emergenti che suggeriscono il ruolo protettivo delle proteine sulla fragilità.

In conclusione, una dieta ricca in olio d’oliva, verdura, patate, legumi, pesce azzurro, pasta e carne, sembra essere utile nel contrastare l’insorgenza della fragilità negli anziani. Ulteriori studi clinici sono necessari per confermare che il modello alimentare “prudente” è efficace nella prevenzione o nel ritardo dell’insorgenza della fragilità.

 

LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE: Leòn-Munoz L., Garcìa-Esquinas E., Lòpez-Garcìa E., et al. “Major dietary patterns and risk of frailty in older adults: a prospective cohort study”. BMC Medicine, 2015;13:11.